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ATM e l’obiettivo di rinnovo del parco automezzi entro il 2030

La transizione ecologica e la mobilita’ urbana proseguono nel percorso verso l’abbandono dei mezzi con alimentazione diesel e il passaggio ad una flotta che nel giro di pochi anni dovrebbe vedere circolare solo mezzi elettrici.

La flotta di superficie: il Piano Full Electric

Prosegue il Piano Full Electric in forza del quale ATM sta investendo nell’acquisto di mezzi elettrici e ibridi, dismettendo progressivamente i veicoli alimentati a diesel. Il Piano, sostenuto da investimenti per oltre 2 miliardi di euro, ha come obiettivi il miglioramento del servizio in quanto a efficienza, accessibilità, competitività, comfort e sostenibilità ambientale. Oltre ad anticipare di cinque anni gli impegni assunti da Milano al vertice Together 4 Climate del network C40 Cities tenutosi a Parigi nel 2017, l’Azienda assicurerà anche gli obiettivi di efficienza e qualità ambientale fissati dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) del Comune di Milano e dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) sottoscritto nell’ambito del Patto dei Sindaci promosso dalla Commissione Europea. Alla fine del 2018 la flotta degli autobus risultava composta per circa il 96,5% da mezzi diesel, il 2,3% da ibridi, l’1% da veicoli elettrici e lo 0,2% da mezzi a idrogeno; nei primi mesi del 2019 si è conclusa la fornitura di 25 autobus elettrici, che sono 200 a fine 2020, a cui si aggiungono altri 103 autobus ibridi da 18 metri che saliranno a 270, oltre a 80 nuovi tram e a 80 nuovi filobus che, gradualmente nei prossimi anni, entreranno a far parte della flotta. Dal 2019 è stata assegnata la gara ad evidenza pubblica per la fornitura di ulteriori 250 autobus elettrici, la più grossa commessa europea per questo tipo di mezzi; un primo contratto applicativo riguardante 40 autobus prevede la consegna in programma di 8 veicoli al mese. con un appalto per i nuovi tram con un primo contratto applicativo per la fornitura di 30 veicoli, il primo dei quali entro un anno e mezzo. Il 2020 ha visto il numero dei veicoli con motorizzazione diesel, in progressiva dismissione, scendere al 60%, il 25% sarà costituito da ibridi e il 15% da mezzi elettrici, nel 2028 la flotta su gomma sarà al 100% sostenibile, di cui l’80% sarà composto da veicoli full electric e il 20% da ibridi, entro la fine del 2030 la flotta autobus sarà al 100% elettrica.

A partire dal 2020 si e’ registrata una riduzione di 15.000 tonnellate/anno di CO2 e di 6 milioni di litri/anno di gasolio; per il 2030 i mezzi ATM consumeranno 30 milioni di litri/anno in meno di gasolio e la produzione di CO2 si ridurrà di quasi 75.000 tonnellate/anno. ATM ha aggiudicato nel mese di ottobre 2017 la gara per la fornitura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, certificata “Energia Verde” con Garanzia di Origine, quindi i mezzi elettrici saranno completamente a emissioni zero, determinando una riduzione di circa 100.000 tonnellate all’anno delle emissioni di CO2. Nell’ambito del Piano sono in programma anche la costruzione di quattro nuovi depositi full electric, l’ampliamento del deposito di San Donato, che sarà rifornito dei sistemi di ricarica, e il rinnovo di quelli esistenti che ospitano la flotta su gomma, strutture che saranno dotate degli impianti e delle tecnologie adeguate ad ospitare e a ricaricare i veicoli elettrici; gli investimenti riguardano inoltre 83 nuove auto elettriche aziendali24 utilizzate per l’assistenza in linea ai mezzi, per gli interventi di manutenzione agli impianti della rete metropolitana e tranviaria in sostituzione delle vecchie auto con motore endotermico.

Nuovi autobus elettrici
I nuovi autobus elettrici, già in servizio, sono lunghi 12 metri, sono dotati di impianto di climatizzazione, videosorveglianza, pianale ribassato e postazione riservata per il trasporto delle persone in carrozzina; sono alimentati da batterie con tecnologia al litio-ferro-fosforo con capacità complessiva di 240 kWh che garantiscono un’autonomia di circa 180 km, la cui ricarica avviene per mezzo di un impianto con potenza di 80 kW in circa 5 ore al rientro in deposito; non producono emissioni inquinanti (zero particolato, zero ossidi di azoto, zero monossido di carbonio, zero idrocarburi incombusti). 

Nuovi autobus ibridi
La flotta degli autobus ibridi con motorizzazione Euro 6 annovera 103 nuovi veicoli. Questi mezzi, lunghi 18 metri, sono dotati di impianto di climatizzazione, videosorveglianza, pianale ribassato e due postazioni riservate per il trasporto delle persone in carrozzina; grazie alla tecnologia “stop and go” e alle fasi di arresto e ripartenza “full electric”, ossia con motore diesel spento, gli autobus ibridi, rispetto ai tradizionali a diesel, riducono notevolmente il consumo di combustibile, i livelli di emissioni inquinanti e di rumorosità. I nuovi veicoli sono dotati di supercapacitori al posto delle batterie, con un ulteriore miglioramento sull’ottimizzazione dei consumi, rilevati già soddisfacenti in sede di verifiche durante le consegne degli stessi. L’acquisto di questi mezzi consente di avviare la sostituzione degli autobus da 18 metri con motorizzazione Euro 3.

Nuovi autobus Euro 6
gli ultimi 5 anni hanno visto la consegna dei 125 autobus urbani da 12 metri con motorizzazione Euro 6, fornitura di autobus a propulsione esclusivamente endotermica; si tratta di veicoli dotati di impianto di climatizzazione, videosorveglianza, pianale ribassato, postazione riservata per il trasporto delle persone in carrozzina. Sostituiti quindi tutti gli autobus con motorizzazione Euro 3 con età superiore a quindici anni.

Nuovi filobus
Dal mese di maggio 2018 è stato assegnato l’accordo quadro per la fornitura di 80 filobus, la consegna del primo veicolo è avvenuta nel mese di giugno 2019. Si tratta di veicoli snodati lunghi 18 metri, dotati di pianale ribassato, impianto di climatizzazione, videosorveglianza, due postazioni riservate per il trasporto delle persone in carrozzina, marcia autonoma elettrica in caso di assenza di alimentazione dalla linea aerea, funzionalità attualmente non presente sui filobus di vecchia generazione. I nuovi filobus sostituiscono tutti i mezzi da 12 e 18 metri a pianale rialzato costruiti tra gli anni ‘80 e ‘90, a fine vita tecnica utile.

Nuovi tram
Il rinnovo della flotta nella direzione dell’elettrico ha consuntivato l’adozione anche di 80 nuovi tram, 50 per il servizio urbano, che sostituiscono i veicoli urbani di media capacità risalenti agli anni ’50, ’60 e ’7025, e 30 per il servizio di Milano e hinterland, che sostituiranno entro il 2030 tutti gli attuali tram interurbani. I nuovi tram sono lunghi 25 metri, sono bidirezionali per l’utilizzo sulle tranvie interurbane e per agevolare la futura razionalizzazione della rete urbana, sono climatizzati, hanno il pianale ribassato e sono forniti di equipaggiamenti per la sicurezza attiva e passiva, sono dotati di azionamento di trazione ad inverter e recupero di energia in fase di frenatura che viene successivamente reimmessa in rete per conseguire risparmi energetici fino al 20% rispetto ad un veicolo tradizionale.

Gli interventi di revamping e di revisione generale dei tram

Investimenti rilevanti sono destinati anche agli interventi di revamping e di re visione generale dei tram già in servizio:
45 tram della serie 4900 completamente rimodernati con le operazioni di revamping sui 51 previsti dal programma. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria volti a ripristinare l’integrità delle parti meccaniche delle vetture e ad introdurre modifiche impiantistiche per portare le funzionalità, il comfort, la sicurezza ed il consumo energetico ai livelli comparabili a quelli di una vettura nuova. Con il revamping i tram vengono dotati di nuovi impianti di trazione ad inverter e di motori asincroni trifase, nuovi azionamenti elettrici delle porte, impianto di climatizzazione, dispositivo vigilante, registratore di eventi, impianto di videosorveglianza, nuovi arredi e nuovo design, elevatore con pedana per consentire alle persone in carrozzina l’accesso alla vettura e l’uscita dalla stessa. La conclusione dei lavori sui 51 tram inseriti nel programma è prevista nel corso dell’anno;
20 tram della serie 4700 sono stati inseriti nel programma di revisione generale. Le vetture interessate dall’intervento sono articolate a due casse su tre carrelli (due motori e uno portante) costruite tra il 1956 ed il 1960; sono tram di media capacità e come tali svolgono un importante servizio di supporto alle linee di forza su cui circolano vetture di maggiore capacità30; la revisione generale ha l’obiettivo di poterle mantenere in esercizio per almeno altri vent’anni, senza doverle sottoporre in questo arco di tempo a ulteriori revisioni o a manutenzione straordinaria. L’operazione coinvolge tutte le parti della vettura e prevede la riparazione degli ammaloramenti delle fiancate delle casse, la sostituzione del pavimento e dell’imperiale, il rifacimento dei rivestimenti, il rinnovo degli arredi, la sostituzione di numerosi componenti dei carrelli, il rifacimento di tutti i cablaggi e degli impianti elettromeccanici dell’equipaggiamento elettrico, la sostituzione delle batterie di bordo e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led, l’introduzione di un sistema di raffrescamento del posto di guida per un maggior comfort di guida del conducente. Ad oggi è stata completata la revisione generale
> 125 tram della serie Milano 1928 (“Carrelli”) sottoposti a revisione generale; l’intervento, volto anche al miglioramento della sicurezza, nell’ottica della conservazione del valore storico, interessa sia la cassa sia i carrelli. Alla fine del 2018 le vetture
revisionate erano 119, alle quali si aggiungeranno nel corso dell’anno le ultime 6.

La flotta metropolitana: i nuovi treni “Leonardo”

Prosegue l’impegno di ATM anche per il rinnovo della flotta della metropolitana: a partire dal 2014 sono stati consegnati 26 nuovi convogli tipo Leonardo per la M1, di cui 22 già in esercizio come i 34 acquistati per la M2, alla quale sono destinati ulteriori 12 treni attualmente in consegna; quest’ultima fornitura, che consentirà di eliminare completamente le vetture con maggiore anzianità, porterà a 72 il numero totale di Leonardo all’interno della flotta. I nuovi treni sono composti da sei carrozze completamente comunicanti fra loro, sono dotati di impianto di climatizzazione integrale estate/inverno, illuminazione a led, pareti resistenti agli atti vandalici, azionamenti a inverter che garantiscono, rispetto a quelli di vecchia generazione, fino al 25% di risparmio energetico.

Gli interventi di revisione generale dei treni della metropolitana con maggiore anzianità di servizio

Nell’ambito della flotta della metropolitana gli investimenti sono destinati anche agli interventi di revisione generale che attualmente riguardano 32 unità di trazione della Linea 3 costituite da vetture in lega leggera a guida semiautomatica costruite nel 1989, collegate fra loro in composizioni minime di due motrici e una rimorchiata in posizione intermedia, con capacità di trasporto di 650 persone. La revisione generale, avviata nel 2017 e realizzata entro il 2020, ha avuto l’obiettivo di garantire la permanenza in esercizio delle unità di trazione per altri 15 anni, cioè sino al raggiungimento della vita tecnica utile stimata in 40 anni; le attività sono principalmente volte alla verifica e al risanamento delle casse e a migliorare alcuni aspetti estetico-funzionali.

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